Continua la rassegna "Galleria delle lavagne" con la mostra di Stefano Mura. A cura di Carla Zaffaroni e Paolo Bertazzoni.
Il fumetto come testo sincretico, come incontro fra parola ed immagine che raccontano storie in un dialogo sempre aperto con l'occhio ed il cuore di chi legge. Fantasia, sogno, realtà, spesso, purtroppo, la più vicina e tragica.
Su questi tre piani, Stefano Mura, ci invita nel suo personale universo visivo, portandoci di volta in volta sul dorso di una tartaruga, fra i canneti di un'isola misteriosa, o lungo la storia del Ponte Morandi.
Tre diverse opere in cui parola, disegno e colore, hanno come minimo comun denominatore il dialogo, che risale il percorso creativo a ritroso, come un salmone, fino alla fonte stessa dell'ispirazione.
Così, se l'Isola Sbagliata nasce dalla visione dell'omonimo film del regista Giorgio Magarò, La Fanciulla Tartaruga si misura con la necessità di leggere in libertà, con voce chiara che cerca in autonomia pause e respiri, nel testo dell'autrice Maria Grazia Insinga. Idea che prende corpo nel primo incontro con le matite e si completa immergendosi nei chiaroscuri delle chine, mentre il Leporello Il Ponte Di Genova – Viadotto Morandi:una Cronaca, risuona in tutta la sua forza, nel silenzio di una parola assente, la cui mancanza si fa prima sussurro, quindi eco assordante.